LA GRANDE (ASSENZA DI) BELLEZZA. IL MANIERISMO VUOTO DI PAOLO SORRENTINO
Sebbene si affanni a negarlo, è fin troppo chiaro che Sorrentino ha concepito La grande bellezza come una sorta di Dolce vita del nuovo millennio. Sorrentino cerca di emulare Fellini ma rimane molto al di sotto di Fellini. La distanza incolmabile fra Sorrentino e Fellini è misurata da un aggettivo: “felliniano”. Lo stile di Fellini era talmente originale, personale, inimitabile, che per definirlo è stato necessario coniare un aggettivo derivato dal suo cognome. Lo stesso vale per Antonioni ed altri grandi registi italiani dell’epoca d’oro del cinema italiano. Invece, non esiste uno stile “sorrentiniano”: lo stile di Sorrentino è infatti una sintesi eclettica di tratti stilistici, spunti ed idee prese da tanti registi diversi, specialmente da Fellini e Malick. Sicuramente è possibile conciliare eclettismo ed originalità, ma Sorrentino di originalità non ne ha molta. Di Giovanna Jacob
Trailer francese