Abbiamo incontrato Paolo Mereghetti nei suoi uffici del Corriere per farci raccontare i dettagli della mostra che organizzò all’Obraz Cinestudio nel 1977 e per discutere del cinema di Orson Welles.
Nato a Milano il 28 settembre 1949, dopo aver conseguito la maturità classica, si laurea in Filosofia all’Università statale di Milano con una tesi sul “periodo hollywoodiano di Orson Welles” .
Critico cinematografico iscritto al Sncci, Mereghetti è stato co-direttore della rivista Ombre Rosse (nuova serie), ha scritto articoli, interviste e saggi sulle riviste Positif, Scena, Jeune Cinéma, Cineforum, Segno Cinema, Duel, Linea d’ombra, Lo straniero, Reset e i Cahiers du Cinéma per i quali ha pubblicato nel 2007 una monografia su Orson Welles.
E’ l’autore del “Dizionario dei film – Il Mereghetti” edito da Baldini Castaldi Dalai editore, di cui è uscita nel 2010 la nona edizione. Premiato con il premio Flaiano-cinema nel 2001, è la pubblicazione di argomento cinematografico con il maggior numero di copie vendute in Italia: attualmente più di 300 mila copie.
Paolo Mereghetti, giornalista professionista dal 18 gennaio 1978, dal 2006 è diventato il critico titolare del Corriere della Sera.
A cura di Massimiliano Studer
Ecco le domande che abbiamo rivolto a Paolo Mereghetti:
1) A quando risale il tuo primo contatto con il gruppo dell’Obraz e la sala di Largo La Foppa?
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2) Quale fu l’argomento della tua tesi? Pubblicasti quella tesi?
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3) Cosa ti ha spinto a scegliere l’Obraz come sede per la rassegna su Orson Welles del 1977?
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4) A distanza di 34 anni ritieni di aver dato il battesimo pubblico all’Obraz con questa rassegna?
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5) Quale fu il film della rassegna più difficile da recuperare e perché?
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6) Che rapporti hai intrattenuto con quelli dell’Obraz dopo la mostra? Hai collaborato con loro dopo il 1977 per altre rassegne?
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7) Recentemente ho acquistato in Germania il cofanetto di Olympia di Leni Riefenstahl. Vedendo il Making of, sono rimasto folgorato dal fatto che la regista tedesca abbia utilizzato delle inquadrature identiche a quelle usate da Welles per Quarto potere ma con 4 anni di anticipo!(ad es. la macchina da presa posizionata dentro una buca per simulare una ripresa al di sotto del terreno per riprendere gli atleti dal basso. Olympia vinse la coppa Mussolini nel 1938) Si sono mai indagati i rapporti estetici tra i due cineasti?
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8) Nel luglio del 1974 si tenne a Fiesole un convegno internazionale sul cinema di Welles. In quell’occasione il regista americano fece cenno ad un intenso carteggio con Ejzenstejn. Ci puoi parlare di questo episodio poco conosciuto di Welles?
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9) Dopo trent’anni di esperienza come critico cinematografico vedi i film di Welles sotto una luce diversa? Come vedi i capolavori di Welles oggi? Chi è secondo te il più wellesiano dei registi contemporanei?
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10) Ci puoi dare delle informazioni su nuovi progetti legati a Orson Welles attualmente in lavorazione?
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Ascolta l'intervista completa (durata: 35' e 12")
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