Nov 22, 2024 Last Updated 10:19 AM, Oct 14, 2021

ASSOCIAZIONE CULTURALE FORMACINEMA

L’Associazione Culturale Formacinema opera nel campo dello studio e della ricerca cinematografica.

L’obiettivo delle sue attività è restituire alla città di Milano un luogo dove si possa vedere e conoscere il cinema, dove di cinema si possa parlare, dove il cinema possa essere studiato, analizzato e discusso.

Un luogo dove il cinema possa riacquistare all’interno della Milano di oggi il suo ruolo fondamentale di strumento critico di espressione e di conoscenza della realtà.

Documenti e moduli

Iscrizione 2016

Perché iscriversi all'Associazione FORMACINEMA

Risolte le code (non del tutto soddisfacenti) del 2015, vogliamo riprendere il nostro cammino, confermando le linee fondamentali delle nostre idee per una diffusione della migliore cultura cinematografica. E con delle novità che speriamo trovino buona accoglienza. Questo annuncio coincide con la settimana della Pasqua: con i nostri auguri vogliamo sperare che la presente sia una gradita sorpresa!

DEFINIZIONE QUOTE SOCI 2016

Il Consiglio Direttivo decide all’unanimità sulle quote associative del 2016: Socio ordinario 20€, Socio under-30 10 €, Socio sostenitore 50€, Socio donatore 100€ (e oltre).

PERCHE’ ISCRIVERSI

Il 2016 segna il quarto anno di vita di FORMACINEMA e cioè l’anno della “maturità” (i primi tre anni di “infanzia” indispensabili per accedere a tutte le forme di finanziamento e riconoscimento). Non solo ma abbiamo superato senza troppi danni il 2015, anno segnato dall’Expo, con tutte le sue illusioni che tante energie e impegno mentale ci hanno fatto consumare a fronte dei risultati nulli (esperienza comunque utile in quanto tale). Riprendiamo il cammino con nuove idee e programmi: quest’anno proponiamo progetti operativi che prevedono un concreto coinvolgimento culturale e personale di chi si iscrive.

 LINEE FONDAMENTALI PROGRAMMA 2016

A) Festival di Pesaro 2016: quest’anno saremo ospiti ufficiali del festival (ci rappresenterà Monica Macchi) e di conseguenza si consoliderà il rapporto di collaborazione reciproca, il che ci offre lo spaccato migliore sul fronte del Cinema Nuovo.. B) Cinema classico come nostro cavallo di battaglia: naturalmente Orson Welles e dintorni, la Grande Guerra nella Storia del cinema. C) Infine l’ipotesi di una rassegna dei cinema espressionista tedesco anni ‘20

 NOVITA’ 2016

Abbiamo messo a fuoco un progetto di lavoro creativo sul cinema che richiede la partecipazione personale dei soci. Si tratta di PICCOLI GRUPPI DI DISCUSSIONE IN PROSPETTIVA SEMINARIALE (semestre replicabile). I seminari messi a punto sono tre: A) (FANTA)SCIENZA E ONTOLOGIE DEL CINEMA B) IL CINEMA MEDITERRANEO PRIMA E DOPO PIAZZA TAHRIR C) PSICOANALISI E CINEMA: NUOVE PROSPETTIVE. Ogni gruppo avrà fino a un massimo di otto componenti + il conduttore (minimo indispensabile 5). Ogni incontro (settimanale) durerà 2 ore, saranno utilizzate sequenze da film e cortometraggi. I conduttori sono: Carlo Jacob, Monica Macchi, Alessandro Studer. Quale gruppo ti interessa?  Scrivi su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  anche per avere informazioni più dettagliate, poi  per lo specifico gruppo,  vai su  la mail  del conduttore.

QUOTE ASSOCIATIVE
Socio ordinario: 20€

Socio under 30: 10€

Socio sostenitore: 50€ e oltre

Socio donatore: a partire da 100€ e oltre

PER I RINNOVI LA SCADENZA è IL 31/12/2015 E COMUNQUE NON OLTRE IL 30 APRILE 2016

Scarica il modulo di iscrizione e invialo compilato a

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Modulo di iscrizione all'Associazione FORMACINEMA

Il versamento della quota dovrà essere effettuato a favore della

Associazione culturale FORMACINEMA 
IBAN: 
IT09J0335901600100000070104
Banca: Banca Prossima Milano
Causale: “Iscrizione 2016 Nome e Cognome”

Una copia della ricevuta del bonifico, congiuntamente al modulo di iscrizione compilato, va
inviata in formato digitale a

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In alternativa il pagamento può essere effettuato tramite Carta di Credito/Paypal:

Quote associative

La tessera e la ricevuta di iscrizione saranno spedita all’indirizzo e-mail indicato dal socio nel modulo di iscrizione.

 

Altri documenti dell'Associazione FORMACINEMA

Manifesto dell'Associazione FORMACINEMA

tassonomialibrixsito

Progetto per la diffusione della Cultura Cinematografica

Statuto dell'Associazione FORMACINEMA

I TESORI WELLESIANI DI PORDENONE

Welles Il Mercante di Venzia Shylock sitoIl Mercante di Venezia © Oja Kodar _ Cinemazero _ Filmmuseum München

I TESORI WELLESIANI DI PORDENONE

L’Associazione Culturale Formacinema, in collaborazione con  Cinemazero, Le Giornate del Cinema Muto e Apollo spazioCinema, presenta a Milano i tesori di Orson Welles ritrovati a Pordenone. Il Mercante di Venezia (1969), Too Much Johnson (1938) e un estratto dal film Portrait of Gina, tutti contenuti in una cassa di proprietà del cineasta americano, riapparsi miracolosamente a Pordenone, saranno presentati a Milano in un'unica ed esclusiva serata evento.

Sala Gea Cinema Apollo di Milano, mercoledì 4 novembre 2015 ore 20.00.

Presentano l'evento: Paolo Mereghetti (Corriere della Sera), Luca Giuliani (Cinemazero - Responsabile restauro Il Mercante di Venezia) e Massimiliano Studer (Formacinema).

Il 6 maggio 2014, Formacinema aveva organizzato al cinema Anteo la proiezione di Too much Johnson (1938). Il film inedito di Orson Welles, riconosciuto dal compianto Ciro Giorgini, era stato rinvenuto in una cassa a Pordenone. Dentro questo magico contenitore c'erano altri tesori che Formacinema ora presenta ai cittadini milanesi. Questi tesori dimostrano, in maniera incontrovertibile, il genio poliforme di Welles. Teatro, Cinema e Televisione si intrecciano e si mescolano in maniera inaspettata. Questa serata evento del 4 novembre 2015 è un concreto esempio della capacità del cinema di fare cultura all'interno di spazi ubicati nel cuore di una città. Il cinema Apollo rischia la chiusura entro il 2016. Formacinema si impegna da sempre a diffondere la cultura cinematografica e ha voluto con questa serata omaggiare la storica sala dell'Apollo che è l'unica struttura del centro di Milano che offre cinema, non inteso come intrattenimento ma come forma di spettacolo culturale. Formacinema desidera ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile l'organizzazione di questo evento: Riccardo Costantini e Luca Giuliani (Cinemazero), Livio Jacob e Giuliana Puppin (Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone), Sergio Oliva e Donata Miceli (SpazioCinema).

IL MERCANTE DI VENEZIA (1969)Welles Il Mercante di Venezia Trogir HR sitoIl Mercante di Venezia © Oja Kodar / Cinemazero / Filmmuseum München

“Il ruolo che davvero sogno di interpretare è l'ebreo di Shakespeare. Io sono cristiano (non che la cosa importi), ma ho sempre sentito una certa affinità verso Shylock e vorrei raccontare questo mio sentimento al pubblico”.
Orson Welles.

Questa riduzione dell'opera di Shakespeare doveva essere uno degli episodi di una trasmissione televisiva per la CBS con ritratti di alcune capitali europee fra cui Londra, Vienna e Venezia. Orson Welles in persona mentre si prepara a entrare nel personaggio e cura personalmente il trucco, introduce lo spettatore alla natura di Shylock e dell'opera. Con un classico movimento fra realtà e finzione lo vediamo accogliere la richiesta di Bassanio e dopo aver salutato la figlia Jessica, prepararsi strada facendo in mezzo al carnevale, all'incontro con Antonio al termine del quale suggella il riscatto di una libbra di carne. Nel mentre Lorenzo approfitta per fuggire con Jessica verso il regno di Belfort. Al suo rientro Shylock troverà l'amara sorpresa, la sparizione della figlia e dei suoi averi. Il servo Tubal a breve gli porterà notizie da Genova sia della figlia sia dell'affondamento di tutte le navi di Antonio e dunque della sua conseguente rovina. Shylock manda subito Tubal a chiamare un ufficiale giudiziario per riscuotere il riscatto e incalzato da alcuni passanti termina l'episodio con il celebre monologo sulla differenza fra ebrei e cristiani e sul senso della sua vendetta.

VICENDE PRODUTTIVE E STORIA DEL RITROVAMENTO

Welles Il Mercante di Venzia Shylock per le calli sitoIl mercante di Venezia, film incompiuto considerato universalmente perduto torna a nuova vita grazie al ritrovamento nel 2015 di nuovi materiali da parte di Cinemazero (Pordenone). Buona parte del film era stata consegnata diversi anni or sono da Oja Kodar, attrice, musa ispiratrice e ultima compagna di Orson Welles, al Filmmuseum München. Unendo i materiali dell'archivio tedesco a quelli ritrovati da quello friulano, aggiungendovi alcune scene conservate dalla Cineteca di Bologna, dopo un accurato lavoro di ricerca (La Cinémathèque Française; Paris Mercury Theatre Productions, New York; Special Collections Library at the University of Michigan, Ann Arbor), si è potuti arrivare a realizzare una ricostruzione del film puntando a una versione che fosse il più possibile simile a com'era stato pensato e realizzato nella sua ultima versione da Orson Welles all'epoca. Linea guida del lavoro è stato lo script originale del regista, recentemente ritrovato. Per la ricostruzione si sono consultati tutti i materiali disponibili: l'album (registrato fra il 27 Luglio e il 14 settembre, 1938) tratto dall’edizione del suo "Everybody’s Shakespeare" e illustrata con un disegno della edizione a stampa, la sua apparizione al “Dean Martin Show” (14 settembre,1967), senza tagli, un frammento di un adattamento cinematografico del 1969, che non è mai uscito, e diversi estratti inutilizzati del monologo di Shylock che girò durante le riprese de “La Decage Prodigeuse” di Claude Chabrol in Francia (1971) e durante i sopralluoghi per le riprese di “The Other Side Of the Wind” in Spagna (1973).

TOO MUCH JOHNSON (1938)

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Too much Johnson  © George Eastman House / Cinemazero / La Cineteca del Friuli

Mercury Theatre, USA, B/N, 66’, 1938) (copia lavoro). Regia: Orson Welles; soggetto: dalla pièce di William Gillette (1894); fotografia: Harry Dunham; montaggio: Orson Welles; prod: John Houseman, Orson Welles; cast: Virginia Nicholson [Nicolson] (Leonora Faddish), Guy Kingsley (Henry Mackintosh), Eustace Wyatt (Francis Faddish), Arlene Francis (Mrs. Clairette Dathis), Joseph Cotten (Augustus Billings), Herbert Drake (a “Keystone Kop”), Marc Blitzstein (passante), Ruth Ford (Mrs. Augustus Billings). Formato: HD. Senza didascalie.

Per una analisi del film si veda: Too much Johnson: l'anello mancante del cinema di Orson Welles

 

 

PORTRAIT OF GINA (1958)

 Portrait of Gina 02Portrait of Gina © Cinemazero / La Cineteca del Friuli

Nel 1958 Orson Welles decise di realizzare un documentario dedicato alla diva del cinema italiano Gina Lollobrigida e all'Italia: Portrait of Gina o Viva Italia. Il progetto doveva essere un episodio pilota per una serie televisiva chiamata Around the World with Orson Welles (Intorno al mondo con Orson Welles), che è anche il titolo di una serie Welles fece nel 1955 per la televisione commerciale britannica. Il film parla dell'Italia (la terza moglie di Welles, Paola Mori era di nazionalità italiana ed ebbe da lei una figlia, Beatrice), dove il regista ha vissuto e lavorato ad intermittenza per circa 20 anni (dal 1947 al 1970). L'immagine che ne veniva fuori illustrava sia aspetti negativi e positivi della cultura italiana. L'attrice Gina Lollobrigida, che viene intervistata alla fine del film, si è rifiutata di consentire il rilascio pubblico del film, a causa del ritratto che Welles ne fece di lei come di una ambiziosa e giovane attrice. Anche Vittorio De Sica, Rossano Brazzi, Anna Gruber Paola Mori, la moglie Welles, vengono brevemente intervistati, e il film-documentario si muove come un racconto dal montaggio rapidissimo, in stile Ejzenstejn: una forma visiva moto simile a quella che ritroveremo nel più maturo e meditato F for Fake (1974). Nella magica cassa di Pordenone, insieme a Too much Johnson e a Il Mercante di Venezia, è stato rinvenuto anche un lungo estratto di circa 5 minuti, non inserito nel montaggio finale del documentario, dell'intervista a Gina Lollobrigida che sarà presentato durante la serata del 4 novembre 2015. Da questo breve ed inedito estratto è stato possibile identificare il nome di uno dei cameraman di Portrait of Gina: Mario Bava.

Portrait of Gina 01 Portrait of Gina©Cinemazero / La Cineteca del Friuli

Allegati:
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LE VIE DEL CINEMA 2015

le vie del cinema 2015

LE VIE DEL CINEMA 2015: FORMACINEMA E 50+1 FESTIVAL DEL CINEMA DI PESARO

In collaborazione con AGIS LOMBARDIA, PESARO FILM FESTIVAL e CINEMA BELTRADE

I film provenienti dal Pesaro Film Festival e presentati da Formacinema all'interno de Le Vie del Cinema 2015 sono i seguenti:

*** UN JEUNE POETE di Damien Manivel. Con Rémi Taffanel, Léonore Fernandes, Enzo Vassallo, Christophe Caballero
Francia, 2014, colore, 71', v.o. francese con sott.it., formato DCP.

Premio Lino Micciché per il Miglior film del Concorso 50+1 Pesaro Nuovo Cinema. Menzione speciale al 67° Festival di Locarno

in programma: Domenica 27 Settembre 2015 | ore 17.00 e 18.30 Alle proiezioni sarà presente, in collegamento via skype, Pedro Armocida Direttore del Pesaro Film Festival

CINEMA BELTRADE

*** PETTING ZOO di Micah Magee. Con Devon Keller, Kiowa Tucker, Deztiny Gonzales, Austin Reed. Germania, Grecia, USA, 2015, colore, 93', v.o. inglese sott.it., formato DCP. 

Premio del pubblico al 50+1 Pesaro Nuovo Cinema

in programma: Domenica 27 Settembre 2015 | ore 15.00  Alla proiezione sarà presente, in collegamento via skype, Pedro Armocida Direttore del Pesaro Film Festival

CINEMA BELTRADE

PER ACUISTARE I BIGLIETTI COLLEGARSI AL SITO: http://www.lombardiaspettacolo.com/

 Annuncio su Pedro al Beltrade 2015

UN JEUNE POÈTE

Musee sitoUN JEUNE POÈTE

Regia di Damien Manivel (Francia, col., 71', v.o. sott. ita., 2014, DCP)

Proiezioni: domenica 27 settembre 2015 presso Cinema Beltrade ore 17 e 18.30

Regista: Damien Manivel, Assistente alla regia: Isabel Pagliai, Sceneggiatura: Damien Manivel, co-sceneggiatura: Isabel Pagliai, Suzana Pedro; Scenografo: Isabel Pagliai, Julien Guillery Tecnico del Suono: Jérôme Petit, Daniel Capeille, Montaggio: Suzana Pedro, Mixer: Simon Apostolou, Effetti visivi: Yov Moor Cast: Rémi Taffanel,Enzo Vassallo, Léonore Fernandes, Christophe Caballero, Mokhtar Benahrech

 

 

Sinossi

 

Il giovane Rémi sogna di diventare un poeta e scuotere il mondo con i suoi versi potenti e indimenticabili. Cercando ispirazione nella insopportabile calura della città di Sète, armato di penna e blocco degli appunti, Rémi è determinato a scrivere il suo poema…..ma da dove cominciare? Passando ore e ore a contemplare il mare? Scalando una montagna? Ascoltando il cinguettio degli uccelli? Andando per librerie? Andando alla ricerca della sua musa? Nei bar? Nel cimitero? Sott’acqua? E se tutto questo non funziona, non rimane che ubriacarsi, bevendo e bevendo finché non si accende la scintilla dell’ispirazione.

 

IL POETA E LA SUA MUSA di Carlo Jacob

 

Squence 13 sitoTutto il film è una sequenza di inquadrature fisse, dei veri e propri quadri che scandiscono le avventure e i tormenti del ragazzo con un effetto straniante che invita lo spettatore ad assistere alla giusta distanza senza essere eccessivamente coinvolto nella vicenda di un poeta mancato. Qualche eco della Nouvelle Vague? È il racconto del peregrinare del diciottenne Rémi Taffanel per 24 ore nella città del poeta Paul Valéry. Si accompagna ad un giovane italiano, Enzo, che dimostra una maturità e un senso pratico che l’aspirante poeta non sembra avere, immerso com’è nelle sue fantasie di grandezza. Vanno a pescare, passeggiano pericolosamente sugli scogli, parlano con gli sconosciuti che incontrano, ritornano al cimitero, ma niente da fare: Rémi non è riuscito a scrivere sui suoi appunti che poche parole. I due continuano la loro peregrinazione. Frequentano bar, tentano di comprare una bottiglia di vodka malgrado le resistenze del droghiere. Infine, Rémi incontra in un bar quella che avrebbe potuto essere la sua musa e l’amore della sua vita, Léonore. Passeggia con lei e di fronte alla curiosità della ragazza le confida i suoi sogni e i suoi propositi. Ma la ragazza scompare senza lasciare il numero di telefono. Intanto cala la sera. Rémi si ubriaca con la sua vodka e comincia la ricerca del Lèonore per le vie buie della città. Vomita e si abbandona sui marciapiedi. Sorge il sole e il ragazzo ritorna al cimitero: si comincia a fare strada il sospetto che tutto ciò non valga la pena. Forse non è destinato a diventare un poeta e forse il mondo non ha bisogno di lui. Bellissima la scena dell’incontro notturno con una bella sconosciuta che dorme appoggiata ad un muro, forse ubriaca, forse morta, che il ragazzo inutilmente cerca di rianimare, metafora, forse, dell’impossibilità di risvegliare l’ispirazione poetica. Splendida l’atmosfera di Sète, la fotografia e i colori digitali. Riprese durate solo 10 giorni.

Il giovane poeta di Rilke in bianco e azzurro di Monica Macchi

 

Un film solare, eccentrico e burlesco che attraverso l’andamento ciondolante del protagonista mira a rovesciare iSquence 3 sito clichè sull’essere poeta parlando degli ardori dell’adolescenza, dei sogni e delle difficoltà per scovarli e realizzarli. In una dimensione a tratti surreale e sospesa Remi, quasi un archetipo del “giovane poeta” di Rilke, cerca ossessivamente l’ispirazione tra cimiteri, bar e librerie fino a chiedersi quale sia il suo posto nel mondo. Splendide le scelte cromatiche che esaltano i contrasti e giocano con la luce naturale dell’estate di Sete in una sinfonia di azzurri e bianchi ripresi anche dai colori dei vestiti di Remi e Leonore (che indossano gli stessi abiti per tutto il film) e dalle scritte che introducono i vari capitoli in inquadrature fisse che sembrano veri e propri quadri. In particolare poi, la tavolozza di colori nelle scene del cimitero ha la funzione estetica di inglobare la figura di Remi sullo sfondo sminuendone l’individualità e sottolineandone le frustrazioni.

IL REGISTA

Damien Manivel (Francia, 1981) esordisce come ballerino per poi studiare cinema presso Le Fresnoy – Studio national des arts contemporains. Gira diversi cortometraggi, tra cui Viril (2007), Soit sage ô ma douleur (2008), La Dame au chien (2011, vincitore del Prix Jean Vigo) e Un dimanche matin (2012), che si aggiudica il Prix Dé- couverte alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes

DM 1 sito

Damien Manivel

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Intervista a Demien Manivel durante il 50+1 Pesaro film Festival

PARTECIPAZIONE AI FESTIVAL

Festival di Locarno (vincitore menzione speciale della Giuria)

Festival di Arti indipendenti di Katowice

Festival del nuovo cinema di Montréal,

Festival Internazionale di Amiens

Festival di Pesaro 50+1: VICITORE PREMIO LINO MICCICHÈ - MIGLIOR FILM con la seguente motivazione: “per la sua eleganza espressiva, la ricerca di un’essenzialità delle forme; ma anche per una specifica cifra autoriale, che guarda consapevole al cinema del passato sfociando in un linguaggio narrativo e visivo originale che racchiude in sé la forza della poesia e dell’arte, un confronto stimolante tra ambienti e personaggi ed un’efficace stilizzazione del reale”)

 
 

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