APPUNTI SU ARETE GUASU: UN DOCUMENTARIO DI URBANO PALACIO
APPUNTI SU ARETE GUASU: UN DOCUMENTARIO DI URBANO PALACIO
Il progetto è nato dalla necessità di fare un documentario su una festività cerimoniale indigena, partendo però da uno sguardo indigeno, cioè attraverso la visione degli stessi protagonisti.
Così, una volta convinta l'istituzione SNC (Secretaría Nacional De Cultura, Ministero della Cultura del Paraguay) dell'importanza di produrre un documentario con le stesse voci degli indigeni e non delle visioni piene dei luoghi comuni dei bianchi, iniziammo a consultare i leader indigeni delle comunità da visitare.
Dopo aver avuto certezza che questi due temi fondamentali sarebbero stati affrontati, dovevo procurarmi delle persone che mi accompagnassero in questa avventura. Ebbi molta difficoltà a scegliere il cameramen (che doveva essere anche direttore di fotografia) perché l'Istituzione produttrice, la SNC mi mise a disposizione due persone che però non avevano la sensibilità per lavorare con gli indigeni: la dote principale da possedere, infatti, era la pazienza necessaria in questo tipo di lavoro dove non c'era né tempo né modo di riposarsi. Alla fine, dopo aver parlato con le persone indicate dalla SNC, scelsi un altro cameramen che non era nella lista perché era considerato troppo vecchio per quel lavoro: Pedro Ramirez.
Pedro Ramirez: direttore della fotografia
Con il senno di poi ho capito che è stato saggio scegliere di portarlo con me perché oltre ad essere un ottimo direttore della fotografia, capace oltretutto di lavorare senza l’aiuto di un assistente, diede il proprio supporto anche nella produzione di base e durante la permanenza nella location. Pur essendo anziano, inoltre, mi sorprese perché non aveva nessuna altra necessità che filmare tutto ciò che si muoveva nella festa, sia di giorno che di notte. Quasi non riposava, soprattutto durante gli ultimi tre giorni durante lo svolgimento della festa. Come assistente portai con me Claudelino Balbuena, che mi aveva accompagnato in vari altri viaggi: essendo un indigeno era una chiave sicura per aprire porte ed in più si è dimostrato instancabile ed ottimista. Così con un assistente, un cameramen, un autista di un fuoristrada 4x4, comprammo tutto quello che ci serviva per sopravvivere durante le due settimane trascorse nel centro del Chaco dove incontrammo la comunità dei guarani occidentali. Completammo le riprese presso la comunità di Santa Teresita, dove si svolse la festa principale.Al ritorno eravamo pieni di speranza, ma anche di dubbi poiché non eravamo certi di aver catturato le migliori immagini del rito cerimoniale, anche se avevamo seguito la tabella di marcia che avevamo elaborato. Nella sala montaggio, Derlis Gonzales, il nostro montatore, capì quello che desideravamo montare e ci aiutò molto con la sua pazienza.
Pedro Ramirez, Claudelino Balbuena e indigeni
Il lavoro con le comunità indigene.
Viaggiammo per oltre 500 km ad ovest della capitale, Asunciòn, in direzione del Chaco centrale. Visitammo le comunità dei Guarani occidentali che vivono nella regione di Boqueron, Santa Teresita, Macharety, Yvope'y Rendà. Arrivammo diversi giorni prima, per avere la possibilità di parlare con i leader spirituali (sciamani), e anche con i leader politici (casiques) in modo tale da avere la sicurezza che il nostro lavoro non venisse poi fermato ed ostacolato da loro stessi o da incomprensioni sorte nei giorni successivi il nostro arrivo. In tutti i momenti usammo l’arma dialettica della conversazione che si tradusse nell’ascoltare tanto prima di tirare fuori la videocamera per effettuare le riprese: primo per non spaventare o intimidire i protagonisti e secondo perchè loro capissero l'obiettivo e fossero loro stessi a dirigere il documentario, mostrando anche gli eventi che avvengono dopo la cerimonia, senza nascondere nulla. Nei primi giorni incontrammo subito i narratori anziani che erano felici di raccontarci le loro storie. Dovevamo solo iniziare ad ascoltare le storie che emergevano sotto forma di borbottii, per poi unirle con le immagini che andammo registrando una volta iniziata la cerimonia...Tutto il resto è nel montaggio finale del documentario!!
Buona visione
Urbano Palacio
Sceneggiatura e Regia: Urbano Palacio
Produzioine: Pedro Ramírez
Assistente del Regista: Claudelino Balbuena
Direzione della fotografia: Pedro Ramírez
Montaggio e postproduzione: Derlis González
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