Nov 21, 2024 Last Updated 10:19 AM, Oct 14, 2021

HAPPINESS IN DARKNESS

Di Urbano Palacio.

Il diario di bordo delle riprese di Happiness in Darkness, un film del regista francese Noè Vitoux. Il set delle riprese è ubicato all'interno della foresta amazzonica.

DSC00661"Happiness in Darkness è un film difficile perchè è un road movie che segue un copione che si nutre degli eventi che accadono giorno per giorno"

Urbano Palacio ci ha omaggiato di alcune foto che lui stesso ha scattato durante le riprese del film.

Aggiornamento Settembre 2011.

Estratto da Happiness in Darkness segnalato da Urbano Palacio:

"In questa breve scena Wao·e Neven·si trovano con un gruppo di indigeni che mai hanno avuto contatti con i bianchi. Neven·con la camara a mano·segue Wao che·parla una lingua antica alle donne nude. L'attrice·kaiowa guarani Eliane Juca non parla il wari. Nel momento in cui deve pronunciare le parole per urlare in wari, non riuscendo a ricordarle, usa la sua lingua guarani".

NEW! Febbraio 2012. Nuova clip, in anteprima, di Happiness in Darkness segnalata da Urbano Palacio:

INTERVISTA A NOÈ VITOUX

Intevista a Noè, giovane regista francese, autore del documentario Sagarana e del film Happiness in Darkness (workinprogress)


L’intervista è stata realizzata tramite skype domenica 17 giugno, alle 23.20, con lui nel suo appartamento a Parigi, mentre preparava i suoi bagagli per tornare in Brasile per filmare due documentari che gli sono stati commissionati.

Abbiamo parlato del suo road movie Happiness in Darkness  che riposa e aspetta il momento giusto per proseguire il proprio cammino.

La conversazione si è sviluppata in portoghese e francese, ma essendo l’intervistatore di madrelingua spagnola, così è stata spedita...

-Qual’è la situazione attuale del film?

Per ora stiamo facendo alcune modifiche al copione, abbiamo quasi finito. La storia è la stessa, però stiamo adattandola e correggendola dove necessario. Il cinema è questo, molte paia di occhi che vedono o devono vedere attraverso l’occhio di un regista, e a volte quello che il regista vede è difficile da vedere per gli altri. È per questo che quando la realizzazione di un film si ferma per un bel po’ di tempo, come nel caso di Happiness in Darkness, ha bisogno di passare per la visione di altri occhi prima di tornare in laboratorio. Ma stiamo avanzando bene. Abbiamo una casa di produzione in Francia, e stiamo cercando anche qualche co-produzione in Brasile. Quindi marciamo per buon cammino.

-qual’è stato il problema che ha portato al blocco del film?

I problemi sono stati vari, oltre alla natura stessa che ci ha fatto ammalare. L’Amazzonia non è facile. Lì tutto è bellissimo, ma tutto è anche lontano e una malaria ti può ammazzare se non la curi per tempo. L’ho presa io, e anche uno degli attori. Ma il problema complessivo è andato al di la di questo, la malaria è stato solamente un campanello d’allarme.

Il problema è stato che noi siamo arrivati al momento di girare dopo un casting difficile ed una preparazione tesa, e sebbene le prime scene ci sono sembrate ottime; ma in queste non era necessaria molta recitazione, quindi eravamo soddisfatti. Ma dopo sono iniziate le difficoltà, e abbiamo intuito che era prudente fermarci. Abbiamo notato che gli attori erano molto bravi quando recitavano nella loro lingua, ma quando dovevano parlare in portoghese si sentivano insicuri. Avevamo trovato questi attori viaggiando per vari mesi per il fiume Paacas Novas, e altri fiumi che sboccano nel Madeira e nel Momore, avevamo percorso quasi tutti i villaggi dei Wari, e quindi avevamo con noi l’universo dei Wari, ma qualcosa non funzionava, o in loro come attori, o nel copione e nei dialoghi.

Sapevamo il prezzo di quello che stamo facendo, ma comunque abbiamo preferito prenderci una pausa e risolvere i problemi al fine di evitare di fare un film zoppo, claudicante.

-Qual’è la reale posibilita di finire il film?

Adesso abbiamo una produzione molto entusiasta e dipenderà dal trovare i finanziamenti necessari per riprendere la realizzazione. Siccome è una “opera prima” mia, è piuttosto difficile. Se troveremo i soldi necessari torneremo in Amazzonia per continuare... in questo momento abbiamo bisogno di altri finanziamenti, anche se sono già stati fatti alcuni passi abbiamo bisogno di qualcosa in più... anche se il nostro budget è e sarà sempre ridotto perchè così è lo spirito del film, di basso costo.

-Gli attori, come stanno?

Gli attori stanno bene, sono nelle loro case, nelle loro comunità vivendo la loro vita quotidiana, il film non cambierà le loro vite. Ovviamente sperano, come me, di poterlo finire. In ogni caso sono andati avanti molto rapidamente, già si sono appropriati della macchina da presa e hanno approfittato per realizzare un documentario corto sulle loro storie e in questo momento il cortometraggio è in esibizione in un festival cinematografico in Amazzonia. Qui troverete il link perché possiate vederlo nelle sue due versioni, quella in portoghese e quella in francese

http://vimeo.com/33535148

-Un’ultima domanda e ti lascio riposare…. Tu,come stai?

Uff, io sto bene, al meglio, però resto un po’ preoccupato per il film. È un’opera che è iniziata e deve essere conclusa, e in questo caso il tempo è totalmente relativo.

La mia maggiore preoccupazione è la questione del cast. Credo che è sempre stata questa perchè questo film non sarà nulla senza gli attori; loro sono l’anima del film. Solamente dopo vengono i paesaggi, i luoghi esotici, la stessa storia, che, assieme alle immagini, sono solo sfondo.

È vero che grazie alle immagini abbiamo ottenuto che la produzione attuale si interessasse, ma, ripeto, gli attori sono il cuore di questo film. Adesso so che otterremo immagini ancora migliori, e questa certezza mi rallegra, ma rimane la preoccupazione per il cast. In questo stesso momento ho preso l’impegno di realizzare due documentari in Brasile, per avere il tempo materiale di vedere le cose da un altro punto di vista, un lavoro differente, un altro gruppo umano, il tutto pensando a Happiness in Darkness, che continuerà, quest’anno o più avanti... Troveremo i finanziamenti necessari, ma ugualmente voglio un gruppo, una troupe piccola, molto ridotta, per filmare con molta intimità.

Nel film il regista viaggia con tre attori e in questo risiede l’originalità del film... con immagini autentiche, questo è quello che voglio dal film, con totale spontaneità.

Grazie per l’interessamento e buona notte!

-Grazie a te, speriamo di poter vedere presto il film completato! Buona notte!

Urbano Palacio

20 giugno 2012 

Traduzione a cura di Damiano B.

 

Allegati:
FileDescrizioneDimensione del File
Scarica questo file (ENTREVISTA A NOE' VITOUX_URBANO PALACIO.pdf)ENTREVISTA A NOE' VITOUX_URBANO PALACIO.pdfIntervista a Noè Vitoux di Urbano Palacio: versione originale33 kB

DIARIO DE FILMACIONES DEL FILM HAPPINESS IN DARKNESS

Diario delle riprese. Happiness in darkness: un film di Noè Vitoux. Di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e traduzione di Steven Fioco

Filmaciones en la ciudad de Guajarà Mirim (del martes 21 a sabado 25 de junio)

DSC00662Le riprese ricominciarono dopo un’interruzione di quasi un mese dovuta a problemi di salute del regista e dell’attore Patkowè Arowa. Entrambi erano stati punti dalla zanzara malarica, e necessitavano di tempo per recuperare dalla malattia. Il nuovo inizio fu lento, e si preferì girare una sola sequenza al giorno, per non affaticare la troupe, e soprattutto per cercare di recuperare l’energia positiva che regnava nelle prime settimane e che poi andò perdendosi.

 

DSC00484_smallQuesta settimana, la terza di riprese, si girano le scene in città; le location sono la strada principale, la piazza della torre, e vari bar della città di Guajarà Mirim. Sono in scena i tre attori indigeni Eliane Juca, Xidot Arowa e Patokwè Arowa, che interpretano i personaggi di Wao l’apprendista sciamana, Piyo il trafficante e Jenaro il sicario.

Allegati:
FileDescrizioneDimensione del File
Scarica questo file (Diario de filmaciones .pdf)Diario de filmaciones .pdfHappiness in darkness. Diario delle riprese. Parte II. Luglio 201193 kB

UN ROAD-MOVIE NOIR CON LOS OROWARI DEL AMAZONAS

"Alla fine del 2008 un giovane regista francese mi ha contattato a Torino per parlarmi del progetto del film che voleva realizzare con gli Orowari dell’ Amazzonia brasiliana e per propormi la direzione del casting." Di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Traduzione a cura di Mariana Nizzola.
Allegati:
FileDescrizioneDimensione del File
Scarica questo file (Un road-movie noir_Urbano Palacio.pdf)Un road-movie noir_Urbano Palacio.pdfDiario di bordo delle riprese di Happiness in darkness. Prima parte. Maggio 2011138 kB
 
 

Acquista on line

Orson Welles e la new Hollywood. Il caso di «The other side of the wind»

Orson Welles Studer
Alle origini di «Quarto potere». «Too much Johnson»: il film perduto di Orson Welles
alle origini di quarto potere
"Olympia" (con DVD) di Massimiliano Studer

Olympia

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando il sito web Formacinema, accetti l'utilizzo dei cookies. Cookie Policy