È veramente singolare come ci accadano gli episodi nella vita. Nel 1996 collaboravo con l'editore Leonardo Mondadori che, per farla breve, mi incaricò di prendermi cura di una anziana signora, raccomandandomi attenzione e riservatezza. Mi chiese se conoscessi di fama Leni Riefenstahl... La conoscevo eccome: come potevo non conoscere la grande regista e musa del nazionalsocialismo? Il mio interesse per il cinema me l'aveva fatta incontrare spesso: Il Trionfo della volontà, Olympia, insomma tutto il repertorio, compresi naturalmente i giudizi politico/morali che accompagnavano il personaggio. Gli dissi anche che, non sentendone parlare da parecchio tempo, pensavo fosse morta. Mi rispose che invece era viva e arzilla e che l'avrei incontrata presto. La casa editrice Leonardo Arte avrebbe pubblicato il catalogo di una mostra fotografica che comprendeva una ventina di scatti della Frau in questione. “Anche fotografa” pensai!
Di Francesco Azzi