BLADE RUNNER NELLA VERSIONE ORIGINALE DEL 1982. LA GLOBALIZZAZIONE COME CATEGORIA DELL’ESTETICA CINEMATOGRAFICA POST-MODERNA.
Il film di Ridley Scott ha avuto una genesi e uno sviluppo decisamente insolito: sei versioni e diversi rimaneggiamenti durati circa trent’anni. Tuttavia, la versione che prenderemo in esame in questa sede è la prima, quella del 1982. I motivi che ci spingono a privilegiare questa versione sono molteplici e si possono riassumere con il concetto benjaminiano di aura: attualmente, infatti, questa versione è praticamente introvabile (almeno su supporto DVD), ma rappresenta la summa di tutti i concetti di postmodernità indicati da diversi autori (su tutti, ovviamente, Lyotard ma anche David Harvey). In aggiunta a ciò, la prima versione del film, seppur poco gradita al suo autore, non è mai stata disconosciuta dal regista britannico. Inoltre, la gran parte delle analisi, sia di taglio estetico che di taglio socio-filosofico, partono e si confrontano sui contenuti e sull’analisi del testo filmico e/o narrativo generati dalla visione di questa versione. Di Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.