Nov 22, 2024 Last Updated 10:19 AM, Oct 14, 2021

UNIVERSITÀ

OLYMPIA (1938): O DELLA MODERNITÀ DI UN CAPOLAVORO

Booktrailer de "Olympia" di Massimiliano Studer.
Motion graphic design di Valeria Sonia Aufiero, Valentina Bonura, SImone Costagliola, Claudia Pazzaglia.

Sfida intellettuale. Questa è Leni Riefenstahl. E soprattutto sfide intellettuali sono le sue creazioni: i film interpretati e diretti, le foto, i reportage e le analisi antropologiche. Attraverso un secolo, quello “breve” per usare un’espressione di Hobsbawn, Leni Riefenstahl ha saputo cogliere le essenze del Terzo Reich e le sue componenti moderne, raccontando e mostrando l’estetica del Novecento. Il nazismo e la sua barbarie hanno trasmesso della Riefenstahl la sua migliore espressione: nel bene e nel male Leni ha condotto una vita all’insegna del bello e dell’armonia, anche a costo di passare per la musa di Hitler e la regista ufficiale della propaganda nazista. In Olympia (1938) ci sono tutte le caratteristiche, oramai irrinunciabili, della rappresentazione contemporanea delle Olimpiadi dell’era moderna. Sono terminate da poco le Olimpiadi di Londra del 2012 e, in questi mesi (da maggio ad agosto 2012), è stato possibile constatare che le scelte della Riefenstahl rivivono intatte come allora. 

Di Massimiliano Studer

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

200_-_Follia

FOLLIA di Luigi Profeta 

(60 x 120 - legno, resine acriliche, su tela – 2009)

Allegati:
FileDescrizioneDimensione del File
Scarica questo file (OLYMPIA O DELLA MODERNITÀ DI UN CAPOLAVORO.pdf)OLYMPIA O DELLA MODERNITÀ DI UN CAPOLAVORO.pdfLe innovazioni tecniche e di montaggio nel capolavoro della Riefenstahl: Olympia (1938)889 kB

IL TRIONFO DELLA VOLONTÀ SULLA COSCIENZA

IL TRIONFO DELLA VOLONTÀ SULLA COSCIENZA

In occasione della morte di Leni Riefenstahl, l’artista cinematografica che ha regalato ai nazisti il suo genio

di Jens Jessen © Die Zeit - All rights reserved

"Leni Riefenstahl è morta l’8 settembre del 2003 all’età di 101 anni nella sua casa di Starnberger See. Più che per la sua estetica cinematografica d’avanguardia, concepita negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, rimarrà nella memoria dell’umanità come monumento alla caparbietà e all’ostinazione. Fino alla fine infatti negò di avere in qualche modo alimentato il suo sciagurato legame con il Reich di Hitler attraverso i film di propaganda, girati su incarico dei nazisti in occasione del congresso del partito del 1934 e dei giochi olimpici di Berlino del 1936"

Jens Jessen (Berlino, 1955), giornalista tedesco, critico letterario e cinematografico, è il direttore delle pagine culturali della “Zeit”.

Traduzione di Giovanni Gondoni (Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia)

CC-BY-NC-SA

 

 

Allegati:
FileDescrizioneDimensione del File
Scarica questo file (Il trionfo della volontà sulla coscienza_Jens Jessen.pdf)Il trionfo della volontà sulla coscienza_Jens Jessen.pdfArticolo pubblicato l’11 settembre 2003 su Die Zeit per la morte di Leni Riefenstahl con il titolo Triumph des Willens über das Gewissen. di Jens Jessen, direttore pagine Cultura di Die Zeit173 kB

INTERVISTA A LEONARDO QUARESIMA

INTERVISTA A LEONARDO QUARESIMA

P1020735Per un approfondimento completo della figura di Leni Riefenstahl dovevamo trovare un interlocutore autorevole e di spicco nel panorama italiano. Grazie alla intercessione del Prof. Gianni Rondolino, siamo riusciti ad incontrare, presso il DAMS di Bologna, il Prof. Leonardo Quaresima (vedi foto a fianco) che, in Italia, è considerato il più importante studioso della cineasta tedesca. Sua è infatti l'unica monografia in lingua italiana sulla Riefenstahl, apparsa nel 1984 (Leni Riefenstahl, Castoro Cinema, La Nuova Italia, Firenze, 1984), un'opera breve ma organica e completa. Prova della sua grande attenzione per la storia del cinema tedesco è, più di recente, la nuova edizione italiana, per le Edizioni Lindau, del celebre saggio di Siegfried Kracauer From Caligari to Hitler. A Psychological History of the German Film.  Attualmente il Prof. Quaresima insegna Storia e critica del cinema  presso l’Università di Udine (in particolare in una Magistrale Internazionale DAMS) ed è docente di Dinamiche dei processi intertestuali e intermediali all’ateneo di Bologna. Dal 2003 al 2013 è stato, inoltre, il direttore della storica rivista di cinema Bianco e Nero, la più antica rivista cinematografica europea, diretta, per diversi anni, da Luigi Chiarini (vedi intervista a Carlo Verdone).

Questa lunga intervista, molto densa e piena di illuminanti riflessioni per comprendere la complessità dell’arte filmica di Leni Riefenstahl, pensiamo sia un tassello fondamentale di questo Speciale. Lo stile oratorio, l’ospitalità d’altri tempi e la simpatia del Prof. Quaresima hanno reso questo dialogo molto intenso ed emozionante. I testi delle domande sono state elaborate da Toni Muzzioli e Massimiliano Studer. Intervista è stata registrata presso il DAMS di Bologna il 17 luglio 2012. Conduzione intervista: Toni Muzzioli e Massimiliano Studer. Foto di Toni Muzzioli.

Ecco le domande che abbiamo rivolto al Prof. Leonardo Quaresima

1) Lei è l’autore dell’unica monografia in lingua italiana dedicata a Leni Riefenstahl, apparsa nel 1984 nella mitica collana “il Castoro Cinema” allora ancora pubblicata da La Nuova Italia. A quando risale il suo interesse per la regista? Ci può raccontare la genesi e lo sviluppo di quel progetto editoriale?

Ascolta risposta

2) Il tema della cultura del Volk è una delle chiavi di lettura del suo testo sulla regista tedesca. La Riefenstahl, soprattutto nel Trionfo della volontà, si è rivelata un’interprete particolarmente brillante dell’idea di una “comunità organica” strettamente subordinata a un capo. Può spiegare ai nostri lettori questo aspetto, e più in generale il rapporto tra cultura nazista e poetica filmica della Riefenstahl?

Ascolta risposta

3) Quali apporti estetici diede al cinema mondiale l’estetica della Riefenstahl, al di là del suo coinvolgimento con il Terzo Reich?

Ascolta risposta

4) Molti registi americani (soprattutto quelli della nuova Hollywood: Spielberg, Coppola, De Palma, Lucas etc) hanno tratto ispirazione dalla Riefenstahl per le soluzioni di messa in scena. Da questo punto di vista, quali aspetti la Riefenstahl ha “codificato” in maniera definitiva?

Ascolta risposta

5) Che rapporto ha oggi la Germania con Leni Rifenstahl che, secondo la definizione data dal Prof. Gianni Rondolino, è «parte integrante della cultura del Novecento»?

Ascolta risposta

Kracauer_19476) Per concludere, volevamo parlare di un autore che Lei ha studiato in maniera approfondita: Siegfried Kracauer, del quale ha curato la nuova edizione italiana di From Caligari to Hitler (Lindau, 2001). Influenzato da Georg Simmel e vicino alla Scuola di Francoforte, Kracauer si occupò, oltre che di cinema, di filosofia, sociologia (fondamentale il suo libro sugli impiegati), critica culturale in senso ampio, letteratura, etc. In tutti questi campi portava grande curiosità e una particolare attenzione per le “piccole cose”, ciò che lo avvicina per molti aspetti a Walter Benjamin (un Benjamin forse meno criptico). Può tracciare, per i nostri lettori e ascoltatori, un breve ritratto di questo intellettuale?

Ascolta risposta

 

 

Ascolta intervista completa (durata 1h e 08')

Quaresima_e_Studer 

 (Massimiliano Studer e Prof. Leonardo Quaresima)

 (Licenza Creative Commons·Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia)

cc-by-nc-sa

 
 

Acquista on line

Orson Welles e la new Hollywood. Il caso di «The other side of the wind»

Orson Welles Studer
Alle origini di «Quarto potere». «Too much Johnson»: il film perduto di Orson Welles
alle origini di quarto potere
"Olympia" (con DVD) di Massimiliano Studer

Olympia

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando il sito web Formacinema, accetti l'utilizzo dei cookies. Cookie Policy