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DALL’UTOPIA DI CARMEN M. ALL’AUTOPSIA DI BOLSONARO: VIAGGIO NELL’IMMAGINARIO BRASILIANO CONTEMPORANEO

Categoria: 55a MOSTRA 2019
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 ambos

Intervista a Catarina Wallenstein e Felipe Bragança, registi di Tragam-me a cabeça de Carmen M. (titolo internazionale Bring Me The Head Of Carmen M.), presentato in concorso al Pesaro Film Festival 2019. Un omaggio pagano all’utopia tropicale di Carmen Miranda in un Brasile contemporaneo cantato come autopsia.

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Domande dell’intervista:

  • Raccontateci un po’ di voi e del vostro percorso
  • Come è nata l’idea del film e del titolo
  • Nel film ricorre spesso il termine “utopia” e “Tropici”. Cosa rappresentano per voi e cosa significano quando si uniscono a diventare “l’utopia dei Tropici”
  • Cosa rappresenta Hollywood per Carmen e per voi
  • Nel film si alternano scene con colori vividi ed altre in bianco e nero. Perchè questa scelta?
  • Il film è molto esplicito dal punto di vista politico; si parla di fascismo, di polizia ipocrita, su uno specchio campeggia la scritta “Lula Libero”. Quali sono state le reazioni del pubblico in Brasile, e quali quelle in Europa?

 SCHEDA FILM

Regia: Felipe Bragança, Catarina Wallenstein

Sceneggiatura: Felipe Bragança, Catarina Wallenstein

Cast: Helena Ignez, Catarina Wallenstein, Marcos Sacramento, Lux Negre, Luiz Montenegro, Priscila Lima, Higor Campagnaro

Fotografia: Guilherme Tostes

Montaggio: Karen Black

Scenografia: Lia Maia

Durata: 61'

Sound: Uerlem Morráquio

Sound Editor: Fernando Henna

Paesi: Brasile - Portogallo

Trailer:

 
 

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