L’uomo del Paleolitico guardava il cielo stellato
come oggi noi guardiamo il cinema
Alexander Kluge
ASCOLTA CHI E’ JOHANN LURF
Dopo una serie di corti sperimentali, molto apprezzati e premiati, come “Vertigo Rush”, titolo hitchcockiano per una serie di dolly zoom su scatti naturalistici abbinati a sonorità sinusoidali e sintetiche e “Kreis wr.Neustadt”, un giro in Vespa attorno a un centinaio di rotonde nel sud dell’Austria, follie ed orrori architettonici montate su marce grattate e rombi di motore, Johann Lurf ha girato il suo primo lungometraggio seguendo un’intuizione avuta anni prima mentre guardava “Stromboli” di Roberto Rossellini durante le lezioni di Harun Farocki
ASCOLTA COME E’ NATA L’IDEA
550 film dal 1904 al 2017 in rigoroso ordine cronologico (in un progetto che prevede una continua espansione di anno in anno per aggiungere i film più recenti o inserirne altri dimenticati) ed elencati puntualmente nei lunghissimi titoli di coda: un found footage della volta celeste senza altri elementi che le stelle stesse, con l’orizzonte sgombro da qualsiasi altro elemento… linguaggio universale del cinema riproposto ed esemplificato dal segno grafico del titolo.
ASCOLTA PERCHE’ HA SCELTO UN SIMBOLO
Attingendo a ricordi personali e di amici, a testi, locandine e ricerche di archivio nelle cineteche, sono stati assemblati intere sequenze ma anche singoli fotogrammi di cieli stellati (con l’unico criterio selettivo di film disponibili in digitale in altissima risoluzione) senza mai alterarne le immagini, -né accellerandole né rallentandole, o mettendole maggiormente a fuoco - in una struttura creativa estremamente fluida per mostrare come il cielo cambi in base al tipo di film e al periodo storico, così come alle proiezioni e alle percezioni del singolo spettatore.
Nonostante l’approccio visivo-visuale sia assolutamente preponderante vi è nel montaggio una traccia musicale seguibile nel particolarissimo uso del sonoro che a sua volta passa da quello mono allo stereo al surround.
ASCOLTA L’UTILIZZO E GLI EFFETTI DEL SONORO
Un film che è anche un'esperienza immaginifica ed immersiva da gustare rigorosamente nel buio di una sala cinematografica ove “entrammo a riveder le stelle”.
Grazie ad Anna Ribotta per la preziosa traduzione
SCHEDA TECNICA
Regia: Johann Lurf
Title Designer: Katarina Schildgen &Paul Gasser
Sound Designer: Nils Kirchhoff
Colourist: Andi Winter
Lingue: Inglese, Giapponese, Francese, Tedesco, Russo, Spagnolo,Tedesco, Italiano, Svedese, Hindi, Finlandese, Norvegese, Bulgaro e Portoghese senza sottotitoli
Durata: 99’
Premi: Viennale 2017; Sundance Festival 2018; International Film Festival Rotterdam 2018