Direttore artistico del Pesaro Film Festival dal 2015, Pedro Armocida è il nuovo volto della rassegna cinematografica più sperimentale e giovane d'Italia. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 1964 per volontà di Lino Miccichè e Bruno Torri con la dicitura "Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro", la rassegna pesarese ha avuto illustri ospiti durante i suoi lunghi e gloriosi 52 anni di attività. Da Pier Paolo Pasolini a Galvano Della Volpe, da Umberto Eco a Christian Metz, da Marco Bellocchio a Bernardo Bertolucci, da John Waters a Robert Kramer, il Festival di Pesaro ha permesso la programmazione di molti cineclub italiani come il Filmstudio di Roma o l'Obraz Cinestudio di Milano grazie alla sua capacità di vedere, prima di altri, i nuovi talenti della Settima Arte. Allievo di Giovanni Spagnoletti e un curriculum di tutto rispetto, Armocida ha rilanciato la chermesse pesarese con molte novità, mai viste finora nemmeno in altri festival internazionali. Tra i suoi collaboratori fugurano due grandi figure italiane dello studio del cinema come Bruno Torri e Adriano Aprà. Come sempre il Direttore della 52a Mostra del Festival di Pesaro ha dimostrato una gentilezza e una disponiblità davvero uniche.
Intervistato dalla nostra inviata Monica Macchi e dal nostro amico Filippo Biagianti, Armocida ha anche e soprattutto parlato dei rapporti tra il Pesaro Film Festival e Formacinema che da ormai tre anni è l'organizzazione che porta a Milano, all'interno della rassegna Le Vie del Cinema, le migliore opere di questa rassegna.
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