Proiezione ore 17, Sezione SATELLITE – Visioni per il cinema futuro, Sala Pasolini, 3 luglio 2016
Durante un periodo presso la SOAS a Londra, il regista Enrico Masi ha iniziato un lavoro dedicato all’impatto dei grandi eventi sulle popolazioni locali, sia in senso urbanistico che antropologico: ne è nata una trilogia composta da “The golden Temple”, “Sur les jeux olympiques” e “Respect the Brutal” in cui l’impatto viene narrato attraverso storie personali che assurgono a paradigma universale. Ora sta lavorando ad una trilogia brasiliana: “Lepanto”, presentato al Bergamo film meeting, “Historia do futuro” e “Terra sem males” presentato a Pesaro. In questo corto la Terra sem males è quella degli evangelizzatori cattolici che instillano una visione quietista che rimanda al Paradiso la realizzazione della giustizia e della uguaglianza reprimendo i popoli nativi e la loro cultura. Oggi come allora la difesa della lingua diventa uno strumento di consapevolezza e di presa di coscienza che rappresenta la lotta e la militanza contro il pensiero unico veicolato dai grandi eventi. Infatti Urutau è il fondatore dell’Università indigena di Aldeia Maracana, situata all’interno di un antico palazzo coloniale da cui sono stati sgomberati e che si trova proprio a pochi chilometri dallo stadio di Rio de Janiero e studia la profonda differenza tra i concetti di ancestralità e tradizionalità.
Scheda del catalogo:
TERRA SEM MALES URUTAU GUAJAJARA, Enrico Masi. Italia 2016, 16’
Urutau Guajajara è il fondatore della Università Indigena Aldeia Maracana. Cura laboratori linguistici all’università di Rio de Janeiro, dove il suo principale campo di ricerca è la sopravvivenza della lingua Tupì-Guaranì. Terra sem males è un film-saggio sulla dignità umana.