I MASOCHISTI DEL NOIR
È una sorta di amore malato il cardine su cui ruotano numerose narrazioni noir hollywoodiane del periodo considerato classico (1941-1958), narrazioni nelle quali è presente la figura della dark lady, portatrice di sofferenza e, spesso, di morte. Lo spirito di distruzione implicito nel personaggio della femme maudite si allarga con una facilità impressionante, prendendo piede sul resto, fino ad eclissare tutto, completamente. Analizzato nell’ottica critica classica, l’amore infelice e corrotto tra l’uomo-vittima e la dark lady-aguzzina è visto come un’indiscussa supremazia della donna che, grazie al suo fascino (o meglio, a causa di esso), trascina l’uomo nel vortice ineluttabile della distruzione. Secondo questo punto di vista, condiviso e riconosciuto dalla critica, l’uomo-vittima non sembra avere scelta. Così, l’implacabile supremazia del fato è estesa anche all’amore tra l’uomo e la donna, e quest’ultima sembra manifestarsi quasi come un essere dalle facoltà superiori dotato di poteri perversi. Di Pamela Fiorenza