LA MIA (POCO MAGNIFICA) OSSESSIONE PER JOHN WATERS
Le favole di Waters sono deliranti, surreali, volgari, spiazzanti, favole “per adulti” ma anche per eterni bambini dove i “buoni” sono la matrigna e la strega cattiva; e la favola dello stesso John, Capitan Uncino ma allo stesso tempo inguaribile Peter Pan, ragazzino mai cresciuto che dai filmetti casalinghi ha raggiunto Hollywood. “Dreamland”, la terra del sogno, si chiamano del resto il suo sito e la sua Compagnia di sempre; una specie di “Fantasyland” disneyana più consapevole del ruolo onirico del mezzo-cinema. Dreamland: perché l’apparato del cinema su cui Waters spesso riflette ha a che fare coi sogni, e perché John è un grande fabbricatore di sogni, e di incubi, americani. di Vito Zagarrio (ascolta intervista)