Dec 30, 2024 Last Updated 10:19 AM, Oct 14, 2021

RITRATTO DI TONY GATLIF

Categoria: CINEMA EUROPEO
Visite: 5793 volte

RITRATTO DI TONY GATLIF

“La musica è parte fondamentale di ogni esilio. Quando ti trovi a dover lasciare la tua terra, non puoi portare con te più di qualche valigia. Il resto, devi lasciarlo tutto lì, il paesaggio, le piante, tutto... Una cosa che puoi portare con te è la musica, e per lungo tempo la musica degli immigrati rimane in esilio anche lei, non la si può ascoltare alla radio o alla tv. Ma la musica continua ed esistere, ed è ciò che tiene uniti i popoli in esilio e che li fa integrare con quelli che li ospitano”.

Con queste parole, Tony Gatlif, condensa l’anima del suo cinema, cinema d’esilio e di esiliati, dei più esiliati della terra, i Romaní, comunemente detti Rom, dal sanscrito dxomba, musicista, un cinema dove la musica, sostituendosi al linguaggio, diventa essa stessa linguaggio filmico, che orienta, governa e connette lo svolgimento delle storie, il comportamento dei personaggi. E’ cinema di viaggi e di incontri, tra il Rom e il gadjo, tra la musica gitana e quella araba, tra le identità plurime modellate dagli esili. di Paolo Castelletti

Allegati:
FileDescrizioneDimensione del File
Scarica questo file (RITRATTO DI TONY GATLIF_PAOLO CASTELLETTI.pdf)RITRATTO DI TONY GATLIF_PAOLO CASTELLETTI.pdfIl cinema del regista Tony Gatlif che ha dedicato alla cultura Rom la sua arte cienmatografica. Di Paolo Castelletti145 kB
 
 

Acquista on line

Orson Welles e la new Hollywood. Il caso di «The other side of the wind»

Orson Welles Studer
Alle origini di «Quarto potere». «Too much Johnson»: il film perduto di Orson Welles
alle origini di quarto potere
"Olympia" (con DVD) di Massimiliano Studer

Olympia

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando il sito web Formacinema, accetti l'utilizzo dei cookies. Cookie Policy