IL CINEMA ASTRATTO
Il cinema astratto, definito "assoluto" negli anni Venti dal critico e teorico Rudolf Kurtz fu all'inizio un'isola di modesta superficie, quasi sempre espressione diretta delle Avanguardie Storiche. Era infatti realizzato da pittori che facevano parte dell'Avanguardia e che utilizzavano, in modo artigianale, procedimenti tecnico-linguistici che rifiutavano la riproduzione del mondo fenomenico e privilegiavano la luce come mezzo d'individuazione delle forme, in una dimensione temporale di cui il quadro era privo. E fu all'inizio degli anni Venti che artisti visivi come Léger e Picabia in Francia, Eggeling, Richter e Ruttmann in Germania, iniziarono a realizzare i loro film astratti. Di Americo Sbardella (ascolta intervista)
Per un'agevole e interattiva lettura del testo di Sbardella, invitiamo a cercare e visionare su youtube i film e i corti citati nel testo.