THE GATEKEEPERS, OVVERO QUANDO IL CINEMA SMONTA L’ILLUSIONE DI CONOSCERE LA REALTÀ
THE GATEKEEPERS, OVVERO QUANDO IL CINEMA SMONTA L’ILLUSIONE DI CONOSCERE LA REALTÀ
The Gatekeeper racconta la storia di Israele dopo la Guerra dei Sei Giorni del 1967 da un punto di vista fino ad oggi nascosto, una prospettiva insolita e affascinante raccontata dagli insider, cioè direttamente dai capi dello Shin Bet (o Shabak acronimo di Sherut Bitahon Klali cioè Servizio di sicurezza generale), che è l’organizzazione preposta alla sicurezza interna, con compiti di informazione e sorveglianza in Cisgiordania e a Gaza, mentre il Mossad è preposto alle missioni di spionaggio e controspionaggio all’estero, e Aman rappresenta il servizio di intelligence militare. In base allo statuto, lo Shin Bet, i cui capi rispondono direttamente al primo ministro e non fanno parte della struttura di comando militare del paese, “è al servizio dello Stato di Israele: lo protegge dalle minacce di terrorismo, spionaggio, sabotaggio, eversione e protegge il segreto di Stato”.
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